mercoledì 17 febbraio 2021

Tessere la memoria.

Il genocidio è relegato al passato o è ancora attuale? 
Quali sono i valori importanti per una società? 
Come formare il cittadino di domani affinché possa rispettare i valori e farli propri? 
Quali basi educative porre perché il ragazzo di oggi diventi l’adulto di domani?

Il nostro Istituto ha proposto agli alunni nella “GIORNATA DELLA MEMORIA” (27 gennaio 2021) un percorso educativo-didattico mirato ai seguenti obiettivi:
  • educare al rispetto dell'altro diverso/uguale da me
  • creare una coscienza di appartenenza alla società globale
  • prendere coscienza che gli uomini hanno percezioni, opinioni e comportamenti differenti, e che esistono diversi punti di vista ecc.
Con l’educazione alla cittadinanza la scuola si propone di far svolgere attività educativo-didattiche unitarie che, come da indicazioni ministeriali, hanno lo scopo di trasformare in competenze personali le conoscenze e le abilità raggiunte.

Parole come pietre d'inciampo.
Tra i tanti i simboli creati per non dimenticare, esistono le pietre d'inciampo, i sassolini di Pollicino del nostro presente per avere memoria dell’Olocausto, idea dell'artista tedesco Gunter Demnig. La memoria consiste in una piccola targa d'ottone posta su di un sampietrino (10 x10 cm) posizionata sulla soglia delle case. Riporta il nome di ogni singola vittima, la sua data di nascita, la data e il campo di sterminio in cui è morta. Dalla prima pietra, collocata a Colonia nel 1992, a oggi, c’è stata una vera e propria moltiplicazione, se ne contano ormai più di 70 mila. Questo museo diffuso, con il quale fare i conti giorno dopo giorno, si va allargando sempre più “la memoria è di casa ovunque”. L'espressione "inciampo" deve dunque intendersi non in senso fisico, ma visivo e mentale, per far fermare a riflettere chi vi passa vicino e si imbatte, anche casualmente, nell'opera.

L'attività.
  1. Ad ogni classe è stata consegnata una pietra d'inciampo con il compito di scegliere una parola da abbinarvi. Le parole sono emerse, con immediatezza e spontaneità, dalla discussione e dal confronto: in alcune classi si è dovuti ricorrere all'alzata di mano per scegliere una sola parola tra tante proposte, tutte valide, perché tutte ugualmente importanti. Le parole sono pietre: sono parole d'inciampo per ricordare e ricordarci sempre quali sono i valori in cui crediamo. E abbiamo capito che i nostri alunni hanno idee molto chiare in merito. 
  2. Dopo aver  raccolto le parole è stato chiesto alle classi di procurarsi delle cassette di legno da fruttivendolo, necessarie per l'allestimento delle "Tessere di memoria".
  3. Quindi c'è stato il laboratorio, guidato dalla prof.ssa Ercolino e dal prof. Alfonzo, in cui le cassette sono diventate cornici e il filo di ferro è diventato parole. Alunni hanno lavorato alacremente per dare la giusta forma al legno e poi dargli colore, con attrezzi da falegname, pennelli e mordente. Di seguito le varie fasi del lavoro e il risultato finale. 
Il progetto e l'attività sono stati ideati e curati dai docenti Ida di Giuseppe, Filomena Ercolino, Maria Teresa Ricci, Francesco Alfonzo.



martedì 16 febbraio 2021

Lavori in corso...

Da qualche giorno c'è un cantiere aperto nel cortile della scuola vicino alla pineta.
Cosa stanno costruendo?
Sembra proprio un piccolo anfiteatro...

lunedì 15 febbraio 2021

Giovani lettori torremaggioresi scrivono recensioni per "Libriamoci"

Alcuni alunni della nostra scuola si sono scoperti lettori molto appassionati e critici, tanto che le loro recensioni sono state pubblicate sul sito di "Libriamoci".
Continuate così e dateci buoni consigli di lettura!
E, ovviamente, buone future letture!

Link -> Parola ai giovani lettori di Torremaggiore